L’utilizzo del vetro, un materiale naturale che trae origine dal silicio, risale al III Millennio a.C., in Mesopotamia. Già in quell’epoca, Sumeri ed Egizi impiegavano paste vitree come decorazione di perle ed intarsi. In India e in Cina sono stati rinvenuti piccoli vasi in vetro databili al 1000 a.C.
Oggetto di lavorazione fin dai tempi più antichi, il vetro ha sempre avuto una diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo, prima ed in Asia, poi.
Grazie alla sua eleganza, è impiegato nelle decorazioni di vasi, monili, mosaici, contenitori e bicchieri. Grazie alla sua trasparenza e alla sua versatilità, è anche impiegato in ambito edilizio.
Il cristallo, inteso come vetro al piombo, appare per la prima volta anch’esso in Mesopotamia, sempre nel III Millennio a.C. La sua diffusione segue pari passo quella del vetro. E si afferma naturalmente anche tra i mastri vetrai di Venezia.
Il cristallo inizia ad essere lavorato su scala industriale verso la fine del 1600. Grazie alla presenza del piombo al posto del calcio, l’aspetto di questo particolare vetro risultava nettamente migliore, e ne aumentava anche il tempo di lavorazione e manipolazione.
Ad oggi, le nuove direttive Europee vietano l’impiego di piombo nella lavorazione del cristallo: questo è sostituito da ossidi di bario, zinco o potassio. Il risultato è un prodotto vivo e lucente, in grado di sprigionare un fascino antico ed un’eleganza straordinaria.
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Lavorazione artigiana e paziente, per un risultato impareggiabile
I nostri prodotti sono impreziositi da vetri e cristalli unici. La lavorazione artigianale tiene sempre conto, in tutte le sue fasi, del risultato a cui si deve arrivare: la trasparenza, la brillantezza, la grazia di un prodotto che ha attraversato epoche e storie, ricercato per la sua bellezza e per la sua nobiltà di materia viva e naturale.
Nei nostri lampadari, curati in ogni dettaglio, la rifrazione della luce è un aspetto fondamentale, per creare quell’atmosfera elegante in grado di sprigionare un fascino antico ma sempre attuale.